Il sindacato condivide la protesta di ieri dei magistrati, che nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario si sono schierati contro la riforma della separazione delle carriere. “L’intervento sulla giustizia è solo un tassello di un progetto più ampio”, dice il segretario Michele Bulgarelli.
BOLOGNA – Coccarda tricolore sulla toga e in mano una copia della Costituzione. Sono stati circa 150 i magistrati bolognesi che nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, quando il rappresentante del ministero ha preso la parola, si sono alzati e hanno raggiunto il cortile della caserma Manara, la sede della Legione Carabinieri Emilia Romagna che ha ospitato la cerimonia. Una protesta annunciata, che si è tenuta in contemporanea anche nelle altre città italiane, contro la riforma della separazione delle carriere voluta dal Governo. Una protesta condivisa anche dalla Cgil Bologna. La riforma della giustizia infatti, sostiene Bulgarelli, si inserisce in un disegno più ampio
Solidarietà ai magistrati che ieri hanno protestato contro la riforma della Giustizia è stata espressa dal sindaco Matteo Lepore che afferma “La nostra priorità dovrebbe essere il rafforzamento delle risorse e dei mezzi per garantire una giustizia più efficiente, vicinanza ai cittadini, non compromettere l’equilibrio e l’indipendenza della magistratura, minando il principio di un giudice terzo e imparziale”. Il sindaco poi ricorda che “La storia di Bologna non sarebbe la stessa senza il ruolo imparziale di giudici attenti ai diritti dei cittadini e alla giusta ricerca della verità. Invito il governo – conclude Lepore – ad aprire un confronto e non portare avanti iniziative unilaterali.”
