Visita del sindacato nell’istituto di pena: “A peggiorare la situazione la carenza di organico della polizia penitenziaria”
BOLOGNA – 850 i detenuti, un dato che rende quasi ridondante sottolinearne il sovraffollamento a fronte di 420 agenti di organico di cui 370 operativi. Numeri quelli del carcere della Dozza che rendono evidente la mancanza di organico penitenziario che necessiterebbe di almeno un’altra cinquantina di unità. A fare il punto il Segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria Donato Capece che si è recato in visita alla Dozza per un sopralluogo.
Un istituto penitenziario quello di via del Gomito che è spesso teatro di violente aggressioni, l’ultima proprio nella serata di ieri.
Il sovraffollamento comporta, infatti, un’inevitabile difficoltà di gestione che ricade non soltanto sugli agenti ma anche sulle condizioni in cui si ritrovano così a vivere i detenuti, che a seconda del proprio trascorso e della propria pena vivono in spazi diversi da quelli che dovrebbero essere loro assegnati.