I bianconeri sempre in controllo, anche se sprecano qualche vantaggio e nel finale devono blindare un successo che sembrava già acquisito. Pajola il migliore, martedì gara 2
Gli unici grattacapi se li crea la Virtus stessa. I bianconeri fanno e disfano, ma non fino a mettere davvero in pericolo la vittoria di gara 1 nei quarti di finale, all’esordio nei playoff. Già a +14 nel primo quarto, i bianconeri si fanno rimontare fino a -4 prima dell’intervallo. Poi la chiudono definitivamente in un terzo quarto da 29-15, arrivando a +21 negli ultimi 4′ e lasciando alla Reyer la possibilità di un 13-0 che per poco non la riapriva. Passaggi a vuoto, figli di una certa rilassatezza, a parte, la Segafredo controlla una prima partita che chiarisce la differenza di valori in campo. Coach Ivanovic ha la sua difesa nei momenti che contano, accesa dal solito Pajola, che colpisce anche in attacco, 11 punti con due triple pesanti e 4 assist, e una panchina che dà oltre le garanzie dovute. belinelli è chirurgico e ha quasi più punti, 11, che minuti, 12. Altri 12 li mette Morgan, mentre a inizio del terzo quarto l’accelerazione l’aveva firmata Clyburn, che aveva da farsi perdonare 5 delle 19 palle perse dei bianconeri. Il piano partita, isolare Ennis e contenere il più possibile Kabengele, che ha chiuso con 15 punti e 11 rimbalzi bottino che però non lo ha messo mai al centro della gara, ha funzionato perfettamente. A provare a far saltare il banco nel finale sono stati Moretti, 3/4 da tre, e Casarin, 10 punti nel finale per provare a riaprirla. Tornata dal -21 al -8 negli ultimi 2′, quando Ivanovic aveva fatto esordire Taylor e la squadra pensava già alla prossima, Venezia si è arresa su tre rimbalzi offensivi consecutivi, l’ultimo di Shengelia che subisce fallo da Wiltjer. Tecnico al lungo ospite e proteste furibonde di coach Spahjia, che con un doppio tecnico viene espulso. Appuntamento a martedì con gara 2 e nessuna sorpresa dopo le prime partite dei quarti di finale, con il vantaggio anche per Milano su Trento, Trapani su Reggio Emilia e Brescia su Trieste.