La Rete Bologna30 è tornata a manifestare per chiedere più sicurezza per ciclisti e pedoni. Una catena umana si è schierata a protezione della ciclabile per chiedere interventi fisici per rallentare la velocità della auto, come dossi o restringimenti e più controlli
La rete Bologna 30 è tornata a manifestare per chiedere più sicurezza per pedoni e ciclisti e lo ha fatto con un flash mob in via Murri, strada più volte citata come “emblema di una Città 30 incompiuta”. Gli attivisti hanno formato una catena umana per proteggere la ciclabile, coperta da un tappeto rosso, colore che chiedono sia definitivo per le piste in città. Una mobilitazione per ribadire la necessità di aumentare i controlli della Polizia Locale, rallentare le auto con dossi e restringimenti delle carreggiate ed estendere il limite di 30 km/h in via Toscana e in via Emilia Levante, dove era già previsto dal piano approvato dalla Giunta nel 2023. Solo nell’ultimo mese – sottolineano gli organizzatori – una persona a piedi e una in bicicletta sono state investite e ferite in modo gravissimo in diversi quartieri e resta una ferita aperta l’incidente in via Molinelli dove un pedone è deceduto dopo essere stato investito sulle strisce pedonali.