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Il caldo estremo non è episodico, serve ripensare all’organizzazione del lavoro, affinché tragedie come quella di ieri – quando l’operaio 47enne Brahim Ait El Hajjamun è morto sotto al sole di mezzogiorno in un cantiere a San Lazzaro – non succedano più. A dirlo il segretario nazionale della Fiom-Cgil, Michele De Palma

BOLOGNA – Servono misure strutturali e investimenti. E’ la richiesta che arriva dal sindacato all’indomani della morte di Brahim Ait El Hajjam, l’operaio edile 47enne che si è accasciato nel cantiere delle scuole Jussi a San Lazzaro sotto il sole di mezzogiorno. Bene poi l’ordinanza anti-caldo approvata dalla Regione Emilia-Romagna, ma non basta. Serve una nuova organizzazione del lavoro, necessaria – per esempio – a gestire lo stop previsto nelle ore più calde, dalle 12.30 alle 16.

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