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Ad una settimana dal suo ritorno a casa, il presidente Ucoii partecipa al corteo, anche a seguito di accordo di pace che – dice – “accogliamo con speranza, ma restando vigili e diffidenti”

BOLOGNA – Per ribadire questo concetto Yassine Lafram ha deciso di chiamare i bolognesi in piazza ancora una volta. Assieme alle altre attiviste bolognesi che con lui hanno fatto parte dell’equipaggio della Global Sumud Flotilla e che come lui sono stati incarcerate in una prigione di massima sicurezza israeliana, in cui – spiega il presidente delle comunità islamiche d’Italia – c’erano anche prigionieri palestinesi, che verranno ora rilasciati sulla base dell’accordo di pace. Lafram risponde anche al presidente della Comunità ebraica di Bologna Daniele De Paz, che nei giorni scorsi ha lanciato un appello affinché cessino quelle che ha definito “parole d’odio” e si superino le divisioni. E a proposito di Bologna, il presidente Ucoii ha commentato la discussa decisione del Comune di conferire, attraverso il voto del Consiglio, la cittadinanza onoraria a Francesca Albanese.

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