Si salvano i bianconeri, stanchi dopo i viaggi della scorsa settimana
BOLOGNA – Giochiamo sempre, l’importante era vincere, lascia detto coach Ivanovic alla fine di una partita portata a casa senza brillare. La Virtus viene graziata da reggio e dalla difesa di Pajola sul tentativo di vittoria firmato da Caupain, conclusione comunque logica di una serata in cui, proporzioni alla mano, Reggio gioca meglio ma non fa quasi mai canestro da tre punti. Sette liberi sbagliati e il 24% dall’arco condannano la reggiana alla sesta sconfitta consecutiva tra coppa e campionato, la meno grave per il gioco espresso davanti alla Olidata, che invece deve rifiatare in attesa di incrociare i guantoni con l’Efes e provare a ripartire in Eurolega, dove ora conta di più. Per la prima volta coach Dusko lascia a riposo Edwards, insieme a Taylor escluso nel turnover. Il perimetro tutto sommato non ne risente, se i migliori sono proprio lì. Vildoza, Hackett e Morgan sono i migliori, con menzione speciale per il play italiano, 15 punti e 21 di valutazione. Il più continuo, anche se la firma sul successo nell’ultimo quarto la mette il ridestato Morgan, 12 dei suoi 21 punti li segna nel finale, quando la Virtus, a 4′ dalla fine, sembra aver finalmente chiuso una pratica lasciata sempre aperta dalle giocate di Echenique, lungo esaltato dalle lacune bianconere fino a segnare 27 punti e 33 di valutazione. Smailagic è condizionato dai falli, Diouf si tiene a galla con i rimbalzi, di Diarra il coach, che dice ha bisogno di tempo, ancora non si fida e non lo fa giocare. Così Ivanovic va anche con quintetti molto bassi, senza che ci sia la solita energia di Jallow e Niang, anche loro sfibrati dai tanti giorni passati in viaggio. Con il talento e la profondità la Virtus si salva, centra la quarta vittoria consecutiva in campionato e resta in testa. In attesa di recuperare le forze e sfidare i turchi, che hanno avuto un inizio di stagione europea decisamente complicato