Ieri sera appena appresa la notizia migliaia di persone si sono ritrovate in centro per un corteo improvvisato: incendiato un cassonetto
BOLOGNA – Se voi toccate la Flottilla, noi blocchiamo tutto”. La parola data è stata mantenuta: ieri sera, dopo l’abbordaggio delle navi dirette a Gaza, in tutta Italia sono scattate le prime mobilitazioni. Attorno alle 20 l’esercito israeliano ha intercettato la Summud Flotilla, la spedizione internazionale che cercava di rompere l’assedio via mare, e dopo alcuni avvisi di stop è iniziato l’abbordaggio. Poco dopo, quando le telecamere a bordo hanno perso il segnale, l’allarme è arrivato all’“equipaggio di terra”.
In città, i collettivi si erano già dati appuntamento in due punti differenti: in via Zamboni, e in Piazza Maggiore, dove era stato montato un proiettore per seguire in diretta la navigazione. È lì che la protesta si è accesa: cori, bandiere, striscioni e interventi al microfono per denunciare l’operazione israeliana e chiedere la liberazione immediata degli attivisti fermati.
È partito poi un corteo pacifico che ha attraversato il centro: cori contro la premier Giorgia Meloni, poi il passaggio in via Ugo Bassi, la svolta in piazza Malpighi e l’arrivo fino ai viali, dove i manifestanti si sono allargati bloccando entrambe le corsie di marcia e fermando le auto in corsa. Si è poi proseguito lungo via Castiglione, dove un cassonetto è stato incendiato, per poi fare ritorno in Piazza Maggiore, denominata Piazza Gaza e cuore della solidarietà palestinese.
La mobilitazione di ieri è stata solo l’inizio di giornate all’insegna della protesta: nuovi cortei già in programma per oggi e lo sciopero nazionale indetto per domani, che vedrà ancora Bologna tra le città in prima linea nelle manifestazioni di solidarietà con la Palestina.