Già lo scorso agosto erano emerse criticità derivanti da un ricambio del personale quasi inesistente, dice il sindacato
BOLOGNA – Una carenza di organico che mette in crisi sia la qualità dell’assistenza sanitaria ai detenuti, sia i diritti sindacali degli stessi lavoratori. I riflettori sulla mancanza di personale infermieristico al carcere della Dozza, accesi dalla struttura della Funzione Pubblica della Cgil di Bologna, mettono in guardia dal pericolo che proprio ai sanitari siano preclusi quei basilari diritti che consentono di usufruire dei congedi e dei periodi di ferie, con serie conseguenze anche sulle condizioni di sicurezza del delicato ambiente in cui operano. Già lo scorso agosto erano emerse criticità derivanti da un ricambio del personale quasi inesistente, necessario per garantire la massima efficienza possibile in un contesto ad alto impatto emotivo e fisico. Oggi la Cgil chiede all’azienda sanitaria locale il ripristino della dotazione organica necessaria, sbloccando le procedure di mobilità nell’ottica di una complessiva rivalutazione del servizio.