Per gli industriali emiliani in manovra manca il sostegno agli investimenti, e questo non aiuta a guardare al futuro
BOLOGNA – Il sistema regionale è sotto pressione nonostante sia il secondo polo industriale italiano per PIL dopo la Lombardia, collocandosi così tra gli standard medio-alti a livello europeo. Una posizione di prestigio, che, però, non è esente a forti segnali di rallentamento nella produttività. Per questo, per fare fronte a questo momento di crisi serve continuare ad investire per permettere alle aziende di crescere. Una crescita che, però, nella manovra del Governo per il 2026 non è affatto contemplata, come denunciato dal Presidente di Confindustria Emanuele Orsini. Anzi, nella manovra vi è un’evidente mancanza di misure forti a sostegno degli investimenti.
È un progetto ambizioso proprio legato alla crescita delle imprese quello di Confindustria Emilia. Boston Consulting Group, che ha realizzato il rapporto “Stato dell’automazione in Europa e in Italia”, rileva una sempre più crescente difficoltà nel ricambio generazionale con una forza lavoro che entro il 2034 avrà per il 45% oltre 50 anni di età. Per questo Confindustria Emilia abbraccia ora il progetto automazione e intralogistica.