Sul corteo in tangenziale delle tute blu è scontro: da una parte il Pd, che difende gli operai, dall’altra il governo che attacca la protesta. “Sbalorditi, manifestazione per difendere interesse nazionale” dice il segretario della Fim-Cisl Uliano
BOLOGNA – Le tute blu che hanno sfilato in corteo occupando la tangenziale non sono finite solo nel mirino della questura per gli effetti del decreto Sicurezza, ma sono entrate in uno scontro politico che da piazza Maggiore è arrivato a Roma. Da una parte tutto il Pd che ha fatto quadrato attorno ai metalmeccanici, con il sindaco che ha affermato come “in un Paese democratico gli operai che protestano non rischiano il processo”. Dall’altra il governo, con il vicepremier Matteo Salvini che ha confermato la linea dura: “Chiunque può scioperare – le sue parole – ma se blocchi la tangenziale commetti un reato”. Nel mezzo i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, che rivendicano la protesta in difesa del rinnovo del contratto nazionale, quindi di forte interesse collettivo