Gli ultimi 15 attivisti italiani atterreranno ad Atene nella giornata odierna, comprese le due bolognesi Sara Masi e Irene Soldati. Per le loro famiglie e non solo sono stati giorni di attesa pieni di angoscia
BOLOGNA – Dopo il rientro in Italia di Yassine Lafram, Presidente dell’Unione delle comunità islamiche d’Italia, a Bologna non rimane che riaccogliere a casa le due attiviste bolognesi anche loro a bordo della Global Sumud Flotilla in direzione Gaza: Sara Masi e Irene Soldati, che atterreranno oggi ad Atene. Per Sara Masi, attivista di Greenpeace, si è mobilitato anche il Comune di Casalecchio di Reno; mentre per Irene Soldati oltre alla preoccupazione espressa dalla Sindaca di Monte San Pietro Monica Cinti, ha avanzato una richiesta di liberazione anche Coalizione Civica.
Sono stati giorni di grande angoscia per gli ultimi 15 italiani rimasti in Israele che oggi atterreranno ad Atene dato che tutti loro, Masi e Soldati comprese, si erano rifiutati di firmare il foglio di rilascio volontario attendendo così l’espulsione giudiziaria.
“Si tratta di difendere i diritti e la libertà dei cittadini italiani di fronte a un atto compiuto da un altro Stato. Un’azione di forza in acque internazionali contro civili disarmati apre infatti un precedente preoccupante che non può essere sottovalutato”, aveva affermato nei giorni scorsi il Sindaco di Casalecchio Matteo Ruggeri.