I collettivi e gli studenti hanno puntato alla stazione di Bologna, dove però c’erano schierate le forze dell’ordine
BOLOGNA – Questa mattina è ripartito il corteo degli studenti che protestano per l’arresto degli equipaggi della Flotilla, avvenuto in acque internazionali, da parte dl governo di Israele. Il corteo partito da via Zamboni si è diretto alla stazione, ma qui c’erano gli agenti schierati in tenuta antisommossa. Ci sono stati almeno due contatti. Il tentativo degli studenti è stato fermato dalla polizia con i manganelli, ci sono stati lanci di uova da parte dei manifestanti. Dopo cinque tentativi di entrare in stazione senza riuscirci, i manifestanti hanno ripreso il corteo.
Bologna sono cominciate le occupazioni di alcune scuole superiori delle città: al momento riguardano, fra gli altri, il liceo Minghetti e il liceo Sabin, con gli studenti che sono scesi in strada per protestare contro il blocco della Global Sumud Flotilla, creando qualche disagio al traffico. In giornata ci saranno nuovi cortei: il sindacato Usb, che guida la protesta insieme ai centri sociali, ne ha annunciato uno per le 18. Probabili occupazioni anche in alcune facoltà universitarie.
I collettivi universitari a Bologna questa mattina sono tornati in azione bloccando diverse sedi universitarie per manifestare contro l’arresto degli equipaggi della Global Sumud Flotilla. “Block the University” recita uno striscione all’ingresso del rettorato. In via Zamboni c’è una barriera realizzata con copertoni e sedie, mentre l’ingresso di molte facoltà è bloccato dai picchetti dei collettivi. Tende sono spuntate in rettorato, che risulta bloccato.
Al momento tutta la parte di via Zamboni che va da piazza Verdi a porta San Donato, quindi il cuore della cittadella universitaria, è bloccata dai picchetti dei collettivi: sono quindi coinvolte sedi come Lettere, Matematica e Fisica oltre al Rettorato. Blocchi anche nel polo di via Azzo Gardino e della sede di Scienze politiche in viale Berti Pichat. Dal canto suo l’Ateneo conferma lo stop delle attività didattiche in questi plessi, anche se a macchia di leopardo qualche lezione si tiene lo stesso, così come in altre sedi universitarie in città non presidiate dai collettivi.