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Almeno cinque i furti in abitazione compiuti da ottobre a gennaio, grazie all’utilizzo delle chiavi georgiane, efficaci e silenziosi anche nell’aprire le porte blindate. Nel loro covo gli agenti hanno trovato contanti, gioielli e oggetti preziosi 

BOLOGNA – Cinque colpi da ottobre a gennaio, ma gli investigatori sospettano che possano essere di più. Si tratta di tre cittadini georgiani, specializzati nei furti in appartamento, la squadra Mobile li ha sottoposti a fermo di polizia giudiziaria dopo averli individuati grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza  nelle vicinanze delle case prese di mira. S’appostavano, studiavano le abitudini dei padroni di casa e poi colpivano quando erano certi della loro assenza. preferibilmente di mattina. Due fratelli trasfertisti, un basista a Bologna, 34, 38 e 42 anni. Azioni rapide e silenziose, grazie alle chiavi georgiane o bulgare, con le quali aprivano facilmente anche le porte blindate. La procura  con il sostituto Anna Cecilia Maria Sessa ha chiesto e ottenuto dal gip, Alberto Ziroldi la custodia cautelare in carcere. 
Si muovevano con grande cautela, mai in macchina, a volte in bici, dal loro quartier generale di via Alberti,. Un appartamento dove la polizia ha trovato molta refurtiva, soldi in contanti, monete d’oro, monili, computer e altri oggetti preziosi, alcuni dei quali ancora non restituiti ai legittimi proprietari. da qui si pensa ad altri colpi e l’invito della questura è farsi avanti se si sono subiti furti di recente. Quelli contestati sono cinque, soprattutto zona Murri anche se il primo, datato  31 ottobre è stato in via Calori, poi il 26 novembre in via Bezzecca, due giorni dopo in via Novelli, altri due giorni ed eccoli in via Ravenna. Infine il 27 gennaio, notati dagli agenti, in via Dagnini. In questo caso uno dei tre era andato da un compro oro per piazzare subito la refurtiva.

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