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L’espressione usata dal questore per commentare quanto successo sabato nel centro della città trova d’accordo il sindaco Lepore, che ribadisce la sua ferma condanna per gli episodi di devastazione in cui è degenerato il presidio

BOLOGNA – Lepore ha da subito espresso solidarietà, alle forze dell’ordine e a chi ha subito questa violenza: i commercianti e anche la comunità ebraica, dopo le scritte apparse negli uffici e nelle residenze in via dè Gombruti, a pochi metri dalla Sinagoga. Fatti che hanno creato polemiche con l’amministrazione comunale, anche per via della bandiera della Palestina appesa sulla facciata di Palazzo d’Accursio, polemiche che ora il sindaco prova a spegnere.

E il momento di tensione viene confermato anche dall’annuncio dei cosiddetti patrioti, che dopo gli scontri hanno fatto sapere che sabato prossimo torneranno a Bologna, già teatro di un loro corteo il 9 novembre scorso.

E su quanto accaduto in città sabato sera sono in corso indagini da parte della Digos. Sono una trentina i manifestanti già identificati la cui posizione è ora al vaglio degli investigatori.

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