Dove Dalla nacque in quel 4 marzo 1943 poi romanzato nel famosissimo brano portato a Sanremo nel 1971 e che gli valse il terzo posto
BOLOGNA – “Santi che pagano il mio pranzo non ce n’è sulle panchine in piazza Grande”. Inizia con queste parole una delle canzoni più celebri di Lucio Dalla ricordato con una scultura di Antonello Paladino in piazza Cavour, opera che oggi ha una nuova illuminazione. La piazza della canzone, scritta insieme a Ron, non è quella Maggiore, come comunemente si dice e si crede, ma proprio piazza Cavour, dove Dalla nacque in quel 4 marzo 1943 poi romanzato nel famosissimo brano portato a Sanremo nel 1971 e che gli valse il terzo posto nella classifica del Festival.
L’ultima esibizione di Dalla nella sua Bologna è fissata nelle immagini di un evento privato al Paladozza poche settimane prima della sua scomparsa a Montreaux in Svizzera. Cantò tutti i suoi più grandi successi che oggi risuuuonano nelle stanze della casa studio di via D’Azeglio, a pochi passi da quella piazza Cavour così cara all’artista e che oggi vede sulle stesse panchine della canzone un Lucio Dalla ancora più luminoso.