Dopo le sconfitte europee la Virtus a Trento lancia un bel segnale, dilagando in casa di quella che era stata la miglior difesa nelle prime gare di campionato
Serviva una serata così, dopo le ultime amarezze in Eurolega. La Virtus mostra a Trento la sua faccia migliore, e una buona parte di quel talento che in Europa è più difficile far venire fuori per la qualità delle avversarie. Certo, la Dolomiti Energia si presentava come la miglior difesa del campionato in questo avvio, e anche come la peggiore delle avversarie da affrontare dopo voli e chilometri in pullman, da Kaunas a Monaco di Baviera, trovare una rivale in serie A capace di giocare a ritmo altissimo poteva rivelarsi ancora fatale. Invece la squadra di Dusko Ivanovic ci ha tenuto a togliersi la ruggine accumulata dopo un avvio folle, parliamo di calendario e sforzi, giocando una gara di livello superiore, confermando che in Italia la concorrenza che non sia Milano nulla può, quando tutto gira. E alla Virtus gira anche Vildoza, che Ivanovic non a caso chiama in quintetto e che risponde presente come mai. L’argentino in cattedra fa tutta la differenza del mondo, e se contro il Bayern il primo segnale c’era stato, sia pure timido, in Trentino invece la sua leadership è stata netta, anche oltre i 12 punti e i 4 assist. Attorno alle sue idee è arrivata senza dubbio la miglior prestazione offensiva di questa prima parte, sei giocatori in doppia cifra, Edwards e Morgan, 15 e 17 punti, a spingere più forte degli altri, Niang a ribadire la sua incontenibile esuberanza, Diouf a far sentire la presenza sotto canestro, dove Diarra ha meritato di giocare più di mezza partita, permettendo a Smailagic, dopo fatiche e bellezze personali in coppa, un turno di riposo nel turnover. Solo in avvio di partita si è vista la fatica di sintonizzarsi immediatamente, il 7-0 incassato è stata la sveglia che ha permesso ai bianconeri di sentire subito il match e ribaltarlo, con grande ritmo difensivo, tenendo i temuti Steward e Jones al loro minimo, e una circolazione di palla in attacco mai così fluida. Un bel segnale, per chi rischiava di arrivare esausto alla terza trasferta in sei giorni. Ne seguiranno altre due, che porteranno il totale a cinque in nove giorni. La prima martedì a Varese, due giorni dopo in casa del Baskonia a Vitoria.