I bianconeri, con Shenghelia a riposo, fanno subito il vuoto contro i toscani ormai retrocessi (62-86). Morgan e Zizic i migliori
La quarta vittoria consecutiva in campionato è la più facile di tutte. Ma non per questo banale. La Virtus di Pistoia è infatti e al di là delle difficoltà di un’avversaria di fatto già retrocessa, anche se manca solo la matematica, e oggi non competitiva, del tutto in linea con la squadra spietata vista nelle ultime uscite. L’inizio devastante dei big, più Polonara, a cui coach Ivanovic ha ridato fiducia facendolo partire in quintetto. La prova dei lunghi che hanno dominato, permettendo allo staff di lasciare una serata di riposo completo a Shengelia, e l’intensità difensiva mostrate in Toscana sono esattamente le carte che i bianconeri si giocano in questa volata finale. Menzione speciale per Morgan a parte, 16 punti, 1 in meno di Zizic e 20 di valutazione, impossibile, e oltretutto nel caso inutile, trovare peggiori in questo periodo. Volano i bianconeri, che adesso nella corsa al primo posto puntano al filotto: Varese già salva da ospitare i casa, Scafati fuori, con i giochi salvezza a un passo dall’essere fatti in negativo per i campani, più vicini alla retrocessione. Quindi la chiusura con Trapani. “Non so se è un vantaggio arrivare primi, ma ci proveremo fino alla fine” ha detto un soddisfattissimo coach Ivanovic, che ha apprezzato la serietà con cui la squadra ha prima approcciato e poi condotto un match che poteva sapere di trappola. In fondo, Forrest e compagni venivano da oltre 20′ giocati alla pari a Milano, e la loro disperazione si sarebbe anche potuta trasformare in una minaccia. Così non è stato grazie a una Segafredo che oggi dà l’impressione di non voler mollare di un centimetro e da qui alla fine cercherà l’ultima, lunga consacrazione di un ciclo che va finendo.