I costi sono lievitati fino a superare i 200 milioni, il Comune ne metterà 40 mentre il governo non darà quasi nulla. La parola passa al club
BOLOGNA – Dopo la faticosa nottata che, tra letture di emendamenti e qualche sbadiglio, ha portato alla storica vendita di San Siro a Inter e Milan, anche a Bologna si torna a parlare di stadio. Tra ipotesi di riqualificazione e il sogno di una possibile candidatura agli Europei con la Turchia del 2032, il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha fatto il punto sulla questione, confermando lo stato di attesa di Palazzo D’Accursio. I costi sono lievitati fino a superare i 200 milioni: il Comune ne metterà sul piatto 40, ma i restanti finanziamenti che mancano all’appello non arriveranno dal Governo, pronto solo a erogare un piccolo contributo. La palla passa al Bologna, che dovrà decidere quale sarà il nuovo abito del Dall’Ara. Solo allora si potrà decidere se candidare o meno le Due Torri come possibile teatro per le notti magiche degli Europei.
di Riccardo Ruggeri