Spesi nella città metropolitana in un anno 2,4 miliardi: Zola e Calderara i Comuni con i livelli più alti
BOLOGNA – Un nuovo rapporto analizza l’andamento del gioco d’azzardo legale nei 55 comuni della Città Metropolitana di Bologna, con particolare attenzione al settore online. Dal 2019 il gioco da remoto è quasi triplicato, raggiungendo anche fasce molto giovani e coinvolgendo chi non avrebbe l’età per giocare.
In sei anni, nel territorio bolognese il denaro speso per l’azzardo è cresciuto del 38,2%, passando da 1,7 a 2,4 miliardi di euro. Il gioco fisico è in calo, mentre l’online registra un incremento del 187%. A livello nazionale, nel 2024 la spesa complessiva ha toccato i 157 miliardi, superando perfino i fondi del Servizio Sanitario Nazionale.
Il report evidenzia anche alcune anomalie: Zola Predosa e Calderara di Reno hanno registrato volumi di gioco molto elevati — rispettivamente 133 e 53 milioni di euro — con Zola che risulta il secondo comune italiano per gioco online pro capite. Qui la maggior parte delle giocate si concentra nel Betting Exchange, un sistema pienamente legale ma spesso indicato come ad alto rischio per possibili usi legati al riciclaggio. In entrambi i comuni, inoltre, la restituzione in vincite sfiora il 100%, un dato che solleva ulteriori interrogativi.