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Omicidio Fallou, condanna a 11 anni e 6 mesi per l’imputato. Il padre della vittima: “Vergogna”

Il collegio del Tribunale dei minori di Bologna ha condannato a 11 anni e sei mesi il giovane accusato dell’omicidio del 16enne ucciso a coltellate l’anno scorso in via Piave

BOLOGNA – Undici anni e sei mesi: questa la condanna inflitta dal collegio dei giudici presieduto dalla presidente del Tribunale dei minori di Bologna Gabriella Tomai al giovane, all’epoca dei fatti 16enne, che era accusato dell’omicidio del suo coetaneo Fallou Sall, ucciso a coltellate in via Piave il 4 settembre dell’anno scorso. Oltre che per omicidio volontario, il ragazzo è stato condannato anche per il porto abusivo del coltello con cui è stato commesso l’omicidio e per lesioni aggravate nei confronti di un 17enne bengalese amico di Fallou e in questo caso il capo di imputazione era tentato omicidio, ma è stato derubricato. La condanna, arrivata dopo oltre tre ore di camera di consiglio, è infatti largamente inferiore ai 21 anni richiesti dalla Procura, con la pm Caterina Salusti. All’uscita dal Tribunale, il legale dell’imputato, Pietro Gabriele, ha fatto sapere che valuta di fare appello, ma che deciderà il da farsi dopo il deposito delle motivazioni, previsto nel giro di 90 giorni. “Sappiate che oggi in Italia la pena per un omicidio è di 10-11 anni. Omicidio, non tentato omicidio. Questo è un bell’insegnamento per i nostri figli. È una vergogna”, è stato invece il commento del padre di Fallou Sall fuori dal Tribunale dei minori di Bologna

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