Si studieranno i cambiamenti climatici, per il rettore degli atenei delle Nazioni Unite: “Una sfida, ma tutti devono comprendere che c’è bisogno di fare qualcosa e adesso”
BOLOGNA – E’ arrivata la firma per l’istituzione della nuova Università dell’ONU – Istituto per l’intelligenza artificiale (UNU-AI) per il contrasto al cambiamento climatico. L’ONU per il suo quattordicesimo centro accademico, il primo in Italia e nell’Europa mediterranea, ha scelto Bologna e il suo Tecnopolo. Terminerà entro la fine del 2026 la costruzione della sede in via Stalingrado, nel frattempo la facoltà diventerà pienamente operativa grazie all’ospitalità dell’Università di Bologna.
Seconda risposta da “la Regione Emilia-Romagna è sicuramente un ospite molto accogliente è un ottimo organizzatore di questo spazio” a “delle imprese regionali saranno protagoniste di questo luogo”
Alla nuova università il compito di impiegare intelligenza artificiale e big data per analizzare come il cambiamento climatico e le grandi trasformazioni globali incidano sulla vita delle comunità e sugli equilibri sociali ed economici per trovare decisioni e interventi efficaci. Ammontano a 40 milioni di dollari le risorse stanziate dal Governo italiano, a cui si aggiungono due milioni e mezzo di euro all’anno da parte di Roma e Regione per i primi dieci anni di attività. Una sfida quella di parlare di cambiamento climatico.
TSHILIDZI MARWALA, Rettore dell’Università delle Nazioni Unite (UNU)
Risposta alla mia domanda “Come nazioni unite abbiamo le idee chiare. L’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici è molto importante e deve essere implementato. Il riscaldamento globale è una realtà e deve essere contenuto anche grazie alle tecnologie che possono essere sviluppate. È una sfida che porteremo avanti perché tutti devono comprendere che c’è bisogno di fare qualcosa e quel qualcosa deve essere fatto adesso”.