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Scritte sui muri di San Petronio durante i disordini di sabato

Iniziate le operazioni di pulizia.

BOLOGNA – La serata di ordinaria follia andata in scena la sera di sabato scorso a Bologna, durante la protesta per la morte del giovane Ramy, ha colpito anche il cuore della città. Scritte sono state lasciate anche sulla Basilica di San Petronio che si affaccia sulla centralissima piazza Maggiore. “Vive e lotta”, e ancora “Milano e Bologna lotta” e l’immancabile Acab, il famoso insulto statunitense diretto alle forze dell’ordine, sono state trovate sulla parete della Basilica che corre lungo via dell’Archiginnasio. Tutte in rosso vivo: da questa mattina alcuni operai hanno iniziato a cancellarle per arrivare poi a una pulizia definitiva: un paio di addetti sono comparsi su una impalcatura, e non sono passati inosservati, così come le scritte. A notarle per primo Monsignor Andres Caniato, officiante nella Cattedrale di San Pietro e direttore diocesano dell’Ufficio migrantes, che le ha fotografate per poi denunciare l’accaduto con un post su Facebook: “Pare che la sinagoga non sia stata danneggiata, ma è certo invece che è stata sfregiata la Basilica di San Petronio” il commento che accompagna l’immagine.

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