I magistrati dell’Associazione nazionale hanno protestato contro la riforma costituzionale che prevede anche la separazione delle carriere. Prima con un presidio davanti alla caserma della Legione carabinieri poi chi è entrato ha abbandonato l’aula quando ha parlato il rappresentante del ministero.
BOLOGNA – I magistrati, con toga, coccarda e Costituzione in mano hanno protestato davanti all’ingresso della caserma della Legione carabinieri, dove quest’anno si tiene la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, per esprimere il loro profondo dissenso rispetto alla riforma costituzionale. “Uniti e non separati contro una legge punitiva nei confronti della magistratura, che non aiuterà i cittadini” dicono i presenti.
Durante la cerimonia poi, al momento dell’intervento del rappresentante del ministero – il direttore generale dell’unità di missione per l’attuazione degli interventi del Pnrr, Davide Galli- i magistrati bolognesi, sempre indossando la toga e la coccarda tricolore e tenendo la Costituzione in mano, hanno abbandonato l’aula, rientrando immediatamente al termine dell’intervento, per poter partecipare al resto della cerimonia.
All’uscita dei magistrati c’è stato un lungo applauso dei colleghi in presidio fuori dall’aula.