Faremo una legge per allagare i terreni e salvare i centri abitati in caso di alluvione. Il presidente della Regione ne ha già parlato con il commissario Curcio e presto potrebbe diventare una norma vera e propria. Con un precedente importante…
BOLOGNA – Dove non si potranno costruire vere e proprie casse di espansione, l’idea è affidarsi alle cosiddette “servitù di allagamento”. In pratica, attraverso accordi con le associazioni agricole e i consorzi di bonifica, si procederà in caso di emergenze all’allagamento programmato dei campi coltivati per proteggere i centri abitati. Esattamente come successo nel maggio del 2023, quando l’allora sindaco di Ravenna Michele de Pascale ottenne da alcune cooperative l’allagamento dei loro terreni per salvare la città del rischio di inondazione. Ora quel “sacrificio” potrebbe diventare la norma, ovviamente dietro indennizzi da pagare alle imprese agricole. La misura, già inserita nel piano speciale dell’ex commissario Figliuolo, è tra quelle che de Pascale, oggi presidente della Regione, intende attuare in modo sistematico già nell’immediato per migliorare la sicurezza idrica di fronte a possibili nuove alluvioni, in accordo col nuovo commissario Fabrizio Curcio.