Nel 2024 sono stati chiusi altri 508 sportelli a livello nazionale, in Emilia Romagna la fuga dei grandi gruppi è contenuta dalla presenza di banche di credito cooperativo a forte vocazione territoriale
BOLOGNA – La fuga delle banche dai territori accelera e di conseguenza aumenta il numero di Comuni italiani dove non ci sono filiali e dove i cittadini sono costretti a spostarsi sul territorio o ad affidarsi al solo l’internet banking, un problema per gli anziani che molto spesso non hanno dimestichezza con gli strumenti digitali. Nel 2024 sono stati chiusi altri 508 sportelli a livello nazionale e l’ultimo trimestre dello scorso anno è stato il peggiore dal 2022, con 432 sportelli chiusi e 82 Comuni italiani abbandonati. E’ quanto emerge dall’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio sulla desertificazione bancaria della Fondazione Fiba della First Cisl, che ha elaborati i dati di Banca d’Italia e Istat. In Emilia Romagna la desertificazione bancaria è ancora contenuta grazie alla presenza di banche di credito cooperativo a forte vocazione territoriale che arginano la fuga dei grandi gruppi. Un trend che rischia di subire una ulteriore accelerazione in futuro con le fusioni di grandi gruppi bancari all’orizzonte