Il ferito più giovane è ancora ricoverato in prognosi riservata per le ustioni riportate, in corso verifiche di staticità sull’edificio
SAVIGNO (Bologna) – Un boato poco prima delle 15. E poi il crollo dell’edificio adiacente alla chiesa di San Giorgio di Samoggia. La tranquillità di questo angolo del territorio di Savigno interrotta da quella che si sarebbe potuta trasformare in una tragedia. La sindaca di Valsamoggia Milena Zanna si è recata subito sul posto e il giorno dopo fa il punto della situazione e dei danni. É ancora ricoverato in prognosi riservata, a seguito delle ustioni riportate, il più grave dei due feriti nell’esplosione che ieri ha causato il crollo della canonica di San Giorgio di Samoggia, a Savigno. “L’area al momento è interdetta, per permettere di verificare la staticità del campanile e della chiesa adiacenti”, ci ha detto la sindaca.
Il campanile non era utilizzato, quello che è più urgente capire è se la chiesa sarà ancora fruibile, così come l’accesso al vicino cimitero. Le persone rimaste illese – membri come i due feriti di una comunità che era ospite della canonica, e che stavano pranzando nel momento dell’esplosione – sono state accolte nella parrocchia di Camugnano da don Tino, l’ex parroco di San Giorgio di Samoggia.