I tavoli di crisi – mette in guardia il Sindaco di Bologna – non bastano più. “Senza parlare del salario”, rincara l’ex ministro
BOLOGNA – Un milione di occupati in più in quasi tre anni di mandato. 218mila gli occupati in più, invece, rispetto allo scorso anno. Sono dati – Istat – che hanno portato il Governo a cantare vittoria, peccato che 408mila occupati siano over 50, mentre sono diminuite le assunzioni di chi ha tra i 35 e i 49 anni, a quota circa 160mila, e hanno subito un calo drastico gli under 24, ben 36mila. Senza parlare del salario che è sotto dell’8% rispetto al 2021. A tutto questo ha accennato l’ex Segretario del PD Pier Luigi Bersani nel corso di un dibattito alla Festa dell’Unità.
Tra paghe misere e una pensione ormai come fosse un miraggio, i giovani alla ricerca di un lavoro preferiscono trasferirsi all’estero dove vengono pagati di più.
Ultima ma non per importanza poi la vicenda del gruppo Yoox Net-à-poter che con la richiesta di un tavolo di crisi in Regione si aggiunge a tutte le altre imprese per cui sono in corso dei tavoli e delle trattative, che nel solo territorio di Bologna riguardano ben tremila lavoratori.
Ma i tavoli di crisi – mette in guardia il Sindaco di Bologna Matteo Lepore – non bastano più, “non possiamo fare solo tavoli di crisi dicendo non licenziate”. Ciò che manca è proprio il Governo, denuncia il Primo Cittadino, “non c’è un Governo nazionale che difenda la manifattura”. “L’Opposizione deve fare di più – ribadisce Lepore – di fronte a imprese che stanno chiedendo di poter convertire i fondi del PNRR sulle politiche industriali”. Un chiaro segno di come sia necessario un intervento chiaro del Governo che possa guardare al futuro.
Un futuro in attesa e che auspica ad una difesa della dignità del lavoro, dimostrata attraverso un referendum che ha visto ben 12 milioni e mezzo di persone impegnarsi per andare a votare a quella che – a detta di Bersani – ha rappresentato la più grande manifestazione virtuale di massa sui temi del lavoro che abbiamo avuto dal dopoguerra a oggi.