La conferma definitiva della condanna è stata applaudita dal sindaco Lepore e la presidente della Casa delle donne Zaccaria
BOLOGNA – “Giustizia è fatta, lo dovevamo ad Alessandra, ai suoi familiari e a tutta la comunità bolognese, profondamente scossa dal suo tragico assassinio, che ha lasciato una traccia indelebile in tutti noi”. Ha commentato così il Primo Cittadino di Bologna Matteo Lepore la conferma da parte della Cassazione della definitiva condanna all’ergastolo per Giovanni Padovani, artefice di un femminicidio brutale nei confronti della sua ex fidanzata, Alessandra Matteuzzi. Alla 56enne fu tolta la vita il 23 agosto 2022 sotto casa a colpi di martello, calci, pugni e il suo corpo ormai esanime venne addirittura colpito con una panchina dall’ex calciatore 29enne.
Un’aggressione brutale che ha portato ad un iter giudiziario durato ben tre anni e a cui ora la Corte di Cassazione ha finalmente messo un punto confermando l’ergastolo. “Mia sorella la giustizia l’ha avuta, io il dolore me lo porterò dietro tutta la vita”, queste le parole della sorella Stefania Matteuzzi che porterà sempre con sé le urla disperate di Alessandra, con cui era al telefono la sera dell’omicidio proprio per via dell’ennesimo agguato di Padovani sotto casa in via dell’Arcoveggio. Grande soddisfazione è stata espressa anche dalla Presidente della Casa delle Donne, Susanna Zaccaria, che sottolinea come un femminicidio vada a toccare un’intera comunità.