Gli agenti in via Stalingrado hanno caricato i lancia-lacrimogeni, poi il cordone delle Forze dell’ordine è indietreggiato e il corteo è arrivato all’autostrada
BOLOGNA – La tangenziale e il tratto bolognese dell’A14 bloccati in entrambe le direzioni per circa un’ora. I manifestanti sgomberati con idranti e lacrimogeni dalle forze dell’ordine. E poi scontri che sono continuati anche in via Stalingrado. È l’epilogo della giornata di mobilitazione a sostegno della Palestina e della missione umanitaria della Global Sumud Flotilla per una parte del corteo che ha attraversato la città fin dal mattino. Il lungo serpentone, superato il ponte di Stalingrado, non ha raggiunto subito piazza dell’Unità come previsto, ma ha proseguito dritto. L’obiettivo dichiarato fin da subito era la tangenziale ed effettivamente alcune migliaia di attivisti e studenti, una volta arrivati, intorno alle 14, sono saliti sulla rampa dell’uscita 7 e una volta si sono sconfinati anche in autostrada spezzando di fatto il traffico tra il nord e il sud del paese, fin verso le 15.30 quando la circolazione è ripresa e le cariche, la guerrilla, i lanci di oggetti e bottiglie, i cassonetti in mezzo alla strada sono proseguiti nel tratto compreso tra il tecnopolo e la fiera. Il bilancio, alla fine degli scontri è di 9 fermati tra i manifestanti: 4, tra cui un minorenne, sono stati arrestati per resistenza aggravata e lesioni a pubblico ufficiale, 2 sono stati denunciati per blocco stradale e 3 denunciati per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale