Biancoblù dominanti nel secondo tempo, con un parziale di 60-27 che spacca a metà la partita e regala i primi due punti in campionato all’Aquila, che chiude con 5 giocatori in doppia cifra
BOLOGNA – Una Fortitudo così non si vedeva da tempo, vincente, solida in difesa e, per 20 minuti abbondanti, anche spumeggiante e bella da vedere: 94-64 il finale contro Scafati, sovrastata in un secondo tempo da 60-27 in favore dell’Aquila. E il Paladozza, quasi tutto esaurito, apprezza e applaude la squadra di Caja, che in 40 minuti si leva di dosso le scorie di settimane complicate e sconfitte preoccupanti. Cinque i biancobù in doppia cifra, con l’ex Sorokas a prendersi la scena, 22 punti, 7 rimbalzi e 5/6 dall’arco per il lituano, poi i 13 di un sontuoso Moretti, a cui aggiunge 6 rimbalzi e tanta sostanza, ma anche i 15 di Sarto, i 13 di Della Rosa, con 6 assist, e 12 dell’americano Moore.
Una domenica perfetta quindi, e una squadra che apparsa come lontana parente rispetto a quella di Roseto. Dall’altra parte, una Scafati sottotono, ma anche per i grandi meriti offensivi e difensivi dell’Aquila, che in attacco segna 15 triple e raccoglie 44 rimbalzi, 14 in più di Scafati, sorretta nel primo tempo dall’ex virtussino Mascolo e da Walker, che danno l’illusione di una partita all’intervallo, sigillato sul +3 per i campani, 37-34. Poi, al rientro, è un assolo della Fortitudo: 33-13 di parziale sulle ali di Sorokas, Sarto e Della Rosa. Alla terza sirena è +17 per la F, diventato +30 alla fine, in un ultimo quarto senza storia, in cui comunque la squadra di Caja non concede nulla a Scafati, vincendo e convincendo.
Domenica prossima Fantinelli e compagni saranno nuovamente di scena al Paladozza contro Cividale, fresca di successo con Verona venerdì, a testimonianza del grande equilibrio che c’è in questo campionato, che già regala sorprese, una dopo l’altra. Non è una sorpresa invece questa Fortitudo, ma un ritorno, importante: ora starà a Caja e al gruppo riproporre la stessa versione mostrata contro Scafati il più a lungo possibile e fino alla fine, per togliersi sempre più soddisfazioni.