CORRELATI
Cronaca

Gaza, Lafram: “Resto sulla Flottilla per il diritto alla vita del popolo palestinese”

Sport

Buona Virtus, ma che beffa in Supercoppa

Cronaca

Pd, promossa la Festa al Parco Cevenini. Un milione di incassi e oltre 75mila visitatori. VIDEO

Camarda gela un Bologna ancora in ritardo

I rossoblù, nonostante una prova opaca, hanno avuto la chance della prima vittoria stagionale in trasferta, ma il primo gol del gioiellino 17enne ha dato al Lecce il 2-2 al 94′. Orsolini su rigore e Odgaard avevano ribaltato il vantaggio di Koulibaly

Il 2-2 di Lecce, è una vittoria sfumata, che non sarebbe stata del tutto legittima, evaporata all’ultimo tuffo del 17enne Francesco Camarda, è pur sempre il primo punto in trasferta della stagione rossoblù. Non la vittoria che manca dal 29 marzo, e nemmeno la prestazione attesa che ancora non arriva, esattamente come i tre punti lontano dal Dall’Ara. E’ perfino difficile capire se ci sia da allarmarsi oppure no. A contare i pali del Lecce, tre in tutto tra cui la traversa clamorosa di Tete Morente dopo l’1-0 pugliese , le parate di Skorupski, determinante come a Birmingham per non andare sotto e restare in partita dopo il vantaggio di Koulibaly, e gli errori di Miranda, colpevole in tutti e due i gol subiti, non ci sarebbe nulla da sorridere. Nemmeno a vedere l’erroraccio di Bernadeschi, che apre a Gallo le porte di un nuovo vantaggio a inizio ripresa, chiuse sempre dal portiere polacco. Tutto sommato comprensibile, se la squadra non è in salute e mister Italiano, per esigenze di copione ne deve cambiare otto rispetto alla coppa, compreso il raro respiro offerto a Freuler. I segnali migliori arrivano da Rowe, che sfiora il vantaggio a inizio gara e accende Dallinga a fine primo tempo, quando l’olandese si procura il rigore del pareggio, trasformato da Orsolini allo scadere del primo tempo. Come a dire che nel cambiamento qualcosa di buono c’è. Lo confermano anche le modifiche in corsa, Odgaard per lo spento Fabbian ci mette solo tre minuti per tornare al gol, e nonostante la fatica dei rossoblù, ci si illude possa essere la legge della squadra importante, capace di sfangarla anche senza brillare. Il colpo di testa di Camarda al 94′, primo in gol in serie A per il gioiellino del Milan, è il monito a non crederci troppo, che ancora di strada c’è da fare. Italiano è sicuro che ameremo il finale, perché avvenga deve ancora trovare la formula migliore.

© Riproduzione riservata

CONDIVIDI

Cerca nel sito