A Bondanello bruciata la casa dei Guernelli, ucciso il capofamiglia, due suoi figli e tre sfollati; alla Biscia venne fatto saltare in aria un caseggiato e sette persone furono fucilate; a Sabbiuno di Piano, il 14 ottobre 1944, vennero uccisi ventisette uomini e sei donne
CASTEL MAGGIORE (Bologna) – Durante la seconda guerra mondiale Castel Maggiore anche a causa della sua posizione strategica, essendo il paese attraversato dalla linea ferroviaria che da Bologna portava e porta verso Nord, è stata teatro di importanti episodi della lotta antifascista e della guerra partigiana, pagando un grave contributo di sangue alla causa della Liberazione. Nella frazione di Bondanello venne bruciata la casa dei Guernelli, una famiglia di mezzadri, venne ucciso il capofamiglia, due suoi figli e tre sfollati; alla Biscia venne fatto saltare in aria un caseggiato e sette persone vennero fucilate sulle macerie; a Sabbiuno di Piano, il 14 ottobre 1944, vennero uccisi ventisette uomini e sei donne. Oggi, al cippo che ricorda le vittime situato a pochi passi da via Galliera, sono state ricordate le vittime di quegli eccidi