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Occupazione via Don Minzoni, Asp sporge denuncia

L’azienda dei servizi alla persona del Comune ha denunciato l’occupazione dell’immobile, dove gli attivisti di Plat, dopo lo sgombero e le polemiche di via Michelino, hanno portato 142 persone di cui 72 minori

Da una finestra è stato esposto lo striscione “Mai più senza casa”. Sui social, gli attivisti del collettivo Plat rivendicano il diritto all’abitare. E danno i numeri dell’occupazione di un palazzo vuoto di via Don Minzoni: dentro ci sono 142 persone e 72 minori. E’ suonata come la risposta dopo lo sfratto di via Michelino, che tanto sta facendo discutere e non solo in città. Intanto L’Asp, l’Azienda dei servizi alla persona del Comune, ha denunciato l’occupazione dell’immobile per il quale, spiega, è previsto un progetto di riqualificazione con la realizzazione di uno studentato al 30% degli alloggi con prezzi calmierati, destinati a studenti in condizione di fragilità economica. Mentre l’opposizione chiede un intervento immediato. Tornando a via Michelino, secondo l’avvocato Pier Francesco Bottoni, che rappresenta la proprietà degli appartamenti, “data e modalità dello sgombero erano ben note alle famiglie, avrebbero dovuto loro tutelare in altro modo i minori, evitandone la presenza sul posto” sostiene il legale. Lo stabile appartiene a più proprietari, “il 90% degli appartamenti è locato ad uso abitativo con contratti a lungo termine, solo due sono adibiti a B&B e gli immobili oggetto degli sfratti non sono destinati a tale uso” chiarisce il legale, secondo cui  assistenti sociali e ufficiale giudiziario hanno fatto di tutto per trattare con gli sfrattati e trovare un’altra sistemazione.  Ma la presenza degli assistenti sociali non è la soluzione, secondo la vicesindaca con delega alla casa, Emily Clancy. Che, <<per scongiurare il più possibile in futuro scene come quelle di via Michelino>> chiede di ragionare sull’impiego di nuove figure di mediatori, con un <<approccio sociale>>, sul modello di quanto accade a Barcellona. Il presidente della regione, Michele De Pascale, parla invece di <<fallimento della Repubblica. Quando viene frantumato un muro davanti a bambini che resteranno traumatizzati per sempre; quando una famiglia che paga l’affitto regolarmente non trova una casa nel mercato; quando, insomma, non c’è una soluzione per l’abitare, significa che la risposta collettiva delle istituzioni non è stata efficace” lo dice in un’intervista al Quotidiano Nazionale. Il Governatore attacca il Governo per il suo immobilismo e specifica che l’intenzione della sua Giunta è varare entro l’anno una legge sugli affitti brevi, a indebitarsi per 300 milioni per conto dei Comuni con l’obiettivo di ristrutturare il patrimonio sfitto e ampliando la possibilità per le imprese di creare foresterie aziendali, sostenendo le imprese che vogliono realizzare immobili vincolati all’affitto sociale e di lungo periodo”.

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