L’industria il settore più in difficoltà insieme alle esportazioni, dove ad incidere negativamente sono le vendite verso gli Stati Uniti
BOLOGNA – La crescita dell’economia regionale prosegue ad un ritmo contenuto con un +0,5% stando all’indicatore trimestrale elaborato dalla Banca d’Italia, in continuità dunque con il 2024. Un moderato aumento si è visto anche nei consumi delle famiglie grazie al miglioramento delle condizioni occupazionali con un +1,7% e all’inflazione ancora contenuta, mentre i piani di investimento delle imprese manifatturiere già previsti in flessione sono stati confermati. È diverso l’andamento, però, per i diversi settori che registrano un calo nell’industria dove cala anche l’occupazione, una stabilizzazione del comparto agricolo, ma anche una crescita di costruzioni e servizi. Ciononostante redditività e liquidità delle aziende rimangono elevate. I prestiti bancari al settore privato hanno, invece, ripreso ad espandersi con un aumento dei mutui abitativi grazie ad un progressivo abbassamento dei tassi di interesse.
Sono questi i dati presentati dalla sede di Bologna della Banca d’Italia attraverso il rapporto “L’economia dell’Emilia-Romagna. Aggiornamento congiunturale”.
Il dato più significativo è, però, quello che riguarda le esportazioni regionali che hanno visto una riduzione dell’1,4% nel primo semestre, in contrapposizione con il +2,1% registrato invece a livello nazionale. Su questo divario ha inciso l’andamento delle vendite verso gli Stati Uniti che in Regione ha toccato il -6,5%, un dato molto più negativo rispetto alla media nazionale con un +7,8%.
In merito alle prospettive future resta grande l’incertezza soprattutto a causa della situazione geopolitica internazionale e di uno scenario del commercio globale difficile da delineare, stando agli indicatori però questa fase di moderata crescita continuerà anche nei prossimi mesi.