Alla Dozza si è arrivati a superare gli 820 detenuti, su una capienza massima di poco più di 450 posti. Una situazione allarmante denunciata dal responsabile dell’Osservatorio sui Diritti umani in carcere e dal cappellano dell’Istituto di via del Gomito
BOLOGNA – Al carcere della Dozza la situazione è ingestibile per tasso di sovraffollamento: le presenze superano le 800 unità, a fronte di una capienza regolamentare di poco più di 450 posti. Numeri simili a quelli registrati nel 2013. Lo stesso anno in cui, davanti ai dati nazionali, la Corte europea dei Diritti dell’Uomo – con la sentenza Torreggiani – riconobbe l’assenza di condizioni detentive adeguate per le persone in carcere, aprendo così una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia. Una preoccupazione condivisa anche dal cappellano della Dozza, padre Marcello Mattè