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Dal maggio 2023 programmati interventi per più di 2,7 miliardi di euro solo per la ricostruzione pubblica, di cui 490 milioni dedicati alle prime opere di somma urgenza. Gli interventi, realizzati e in corso, sono pubblicati online su un nuovo portale dedicato

A due anni dall’alluvione, la prima, che ha devastato l’Emilia Romagna si continua a lavorare senza sosta per la ricostruzione e la messa in sicurezza del territorio. Tutti gli interventi, realizzati e in corso e i sopralluoghi della giunta nelle zone colpite sono online su un nuovo portale dedicato. A fare il punto in Regione il presidente Michele de Pascale “Quel dramma ci ha cambiato – ha sottolineato insieme alla sottosegretaria regionale con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini – L’Emilia Romagna vuole mettersi in sicurezza di fronte a eventi senza precedenti” Da maggio 2023 complessivamente sono stati programmati interventi per più di 2,7 miliardi di euro solo per la ricostruzione pubblica, di cui 490 milioni dedicati al finanziamento delle prime opere di somma urgenza. Oltre 2mila gli interventi sulla viabilità, per 1,36 miliardi.  E degli oltre 52 milioni recuperati tramite la raccolta fondi ‘Un aiuto per l’Emilia-Romagna’, circa la metà sono stati destinati a chi ha avuto il veicolo distrutto o danneggiato, un’altra parte a integrare i fondi a favore di chi ha installato paratie e protezioni alle proprie abitazioni. Proprio a ridosso del secondo anniversario, all’Emilia-Romagna è stato riconosciuto un fattore di rischio più elevato rispetto alla media nazionale. Questo attraverso il nuovo decreto-legge approvato il 30 aprile scorso dal Consiglio dei ministri, che prevede ulteriori disposizioni urgenti per affrontare gli straordinari eventi alluvionali e l’istituzione di un fondo pluriennale, a partire dal 2027, per la riduzione del rischio idraulico e idrogeologico. A ricordare quel maggio del 2023 anche lo scrittore Cristiano Cavina, di Casola Valsenio nel ravennate, che ha raccontato la sua esperienza da alluvionato nel libro “Tropico del fango”

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