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È morto ieri sera a Roma, Pippo Baudo. Aveva 89 anni. Una vita dedicata all’intrattenimento e allo spettacolo, con uno stile che fatto la storia della televisione italiana. A Bologna nel 2015 era stato ospite d’onore della Strada del Jazz.

BOLOGNA – La sera prima della laurea in giurisprudenza era sul palco di un paese della provincia di Ragusa a condurre il concorso di bellezza Miss Sicilia. Una vocazione, quella del ragazzo di Militello in Val Di Catania che di strada ne farà tanta. Che diventerà Pippo Baudo. Un volto e un nome che ha accompagnato almeno cinque generazioni di telespettatori dal bianco e nero al colore, dal telecomando al digitale e agli schermi sempre più piatti. Castrocaro, Canzonissima, Fantastico, il Festival di Sanremo. La sua entrata disinvolta sul palco dell’Ariston, lo sguardo verso giovani cantanti sconosciuti che sarebbero di lì a poco diventati Giuni Russo, Eros Ramazzotti, Giorgia, Andrea Bocelli, Laura Pausini. La passione e la dedizione per la Rai, a cui aveva dedicato una poesia in occasione del 50esimo anniversario. L’indimenticato salvataggio dell’uomo che durante il Festival del 1995 tentò il suicidio. Che, poi, il dubbio che fosse tutta una montatura forse permise di guardare a quell’episodio con il sorriso. Allora e adesso. Una perfetta spalla per Franco e Ciccio, per Piero Chiambretti, per Roberto Benigni che sul palco dell’Ariston lo coinvolse in una gag irripetibile. L’ultima apparizione sul piccolo schermo è dell’anno scorso, per festeggiare, ancora una volta, i 70 della sua mamma Rai. Se ne è andato davvero l’ultimo grande presentatore, come si diceva allora, della nostra amata TV.

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