Continuano in città le manifestazioni di sostegno agli attivisti diretti verso Gaza. “Non sono terroristi”, dice intanto il ministro degli Esteri Tajani rispondendo al collega israeliano Ben Gvir
BOLOGNA – Bologna continua a supportare la Global Sumud Flottila. Anche la Caritas diocesana scende in campo per esprimere la sua vicinanza alla più grande iniziativa umanitaria della storia con navi civili, alle imbarcazioni partite da Genova e Barcellona e a quelle che lo faranno giovedì da Tunisi e dalla Sicilia per raggiungere la Striscia e rompere l’assedio navale imposto da Israele cariche di aiuti per la popolazione di Gaza sotto assedio. Dagli obiettori di coscienza e dal direttore don Matteo Prosperini arriva un appello.
Anche l’Unione delle Comunità islamiche in Italia, con il suo presidente Yassine Lafram, esprime sostegno alla missione e chiede tra l’altro al Governo e alla Marina Militare Italiana di garantire l’incolumità e la sicurezza dell’equipaggio e dei passeggeri delle navi, in particolar modo dopo che il ministro per la sicurezza nazionale israeliano Ben Gvir ha detto che “gli attivisti di Flotilla verranno trattati come terroristi”. Dichiarazioni su cui è intervenuto anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
E a testimonianza dell’impegno di Bologna per la giusitizia e la solidarietà globale c’è anche il messaggio del sindaco Matteo Lepore, intervenuto sui social come la sua collega genovese Silvia Salis ha fatto sabato sera durante il saluto di 50mila persone nel porto ligure alla Flottilla in partenza.