Anche la rete interviene nel dibattito relativo agli autovelox e alla loro omologazione, dopo l’accoglimento dei ricorsi presentati dagli automobilisti multati per eccesso di velocità
BOLOGNA – Nella discussione che ormai da giorni si protrae sull’omologazione o meno degli autovelox presenti in diverse direttrici cittadine, dice la sua anche la Rete Bologna30, la campagna che porta avanti – a partire dalla rivoluzione avviata dalla Giunta comunale sulla riduzione della velocità sulle strade – l’idea di vivibilità e sicurezza. Un’idea che viene applicata ora anche alla battaglia che parte dai giudici di pace, che in assenza di una procedura sancita dalla legge fanno riferimento a due ordinanze della Cassazione, accogliendo i ricorsi presentati dagli automobilisti multati per eccesso di velocità dalle postazioni fisse installate in città. Alla base, come sottolineato anche dal presidente dell’Osservatorio regionale per la sicurezza stradale Marco Pollastri, c’è il fatto che i controlli sono necessari e che velocità resta una delle cause principali di incidenti e morti sulle strade