Ai microfoni di Trc l’uomo parla del giovane in fuga dopo la laurea: “Ha rovinato tutto anche stavolta”
Continua la fuga di Andrea Cavallari, il 26enne condannato per la strage di Corinaldo che giovedì scorso ha fatto perdere le proprie tracce. Aveva un permesso, concesso dal magistrato del Tribunale di Sorveglianza per laurearsi in Giurisprudenza, al termine del corso triennale dell’Alma Mater con specializzazione in Consulente del lavoro e delle relazioni aziendali. Così è uscito presto in mattinata, dalla Dozza, dove stava scontando la pena definitiva a 11 anni e 10 mesi. Accompagnato dai familiari, ma non dalla polizia penitenziaria, è arrivato nelle aule universitarie di Palazzo Malvezzi, in via Zamboni. Lì intorno alle 9 ha sostenuto la discussione della tesi, primo della sessione. Dopo la proclamazione, e le foto di rito, ha lasciato i locali, senza però fare poi ritorno come previsto nella casa circondariale bolognese. Sull’episodio indaga ora la Polizia Penitenziaria, e la Procura di Bologna procede per il reato di evasione, in coordinamento con quella di Ancona, ufficio competente per l’esecuzione della pena.