Due i settori maggiormente in crisi in questa annata 2025, quello cerealicolo e bieticolo, mentre il trend è positivo per il comparto del latte
BOLOGNA – Si spende troppo e si incassa poco. In proprietà il bilancio si chiude ancora con un piccolo utile, ma lo stesso non vale per chi ha terreni in affitto. A detta di Confagricoltura Bologna serve puntare su una sostenibilità economica delle aziende agricole, perché il problema sta diventando strutturale: se un’annata andava male si recuperava l’anno successivo ma ora non è più così. Senza parlare poi della competizione con i prodotti esteri che costano di meno, una competitività ingiusta dato che le norme da seguire in Italia, come quelle a tutela della salute, sono diverse da altri Paesi esteri.
Due i settori maggiormente in crisi in questa annata 2025, quello cerealicolo e bieticolo, mentre il trend è positivo per il comparto del latte grazie all’esportazione. A tenere bene anche i comparti frutticolo e vitivinicolo per quantità e qualità. Dall’Europa ci si aspettava un cambio di passo che però non sta arrivando e, anzi, c’è una regressione per quanto riguarda le risorse impiegate per la PAC che calano del 20% passando da 380 miliardi di euro a 300. Risorse che l’Europa lascerebbe, inoltre, allocare alle singole Nazioni. Un errore in una Politica agricola comune, a detta di Confagricoltura Bologna, perché il rischio poi è quello di farsi concorrenza tra Paesi europei quando invece servirebbe mettere al centro l’approvvigionamento alimentare.