CORRELATI
Sport

La Virtus silenzia Brescia, è una prova di forza

Sport

Fortitudo, Caja assolve il suo gruppo

Sport

La Virtus chiude la sua Eurolega con una sconfitta in volata a Barcellona

La Virtus si sveglia, a Berlino una goleada per sorridere

I bianconeri evitano la decima sconfitta consecutiva in Eurolega, e il rischio dell’ultimo posto, travolgendo l’Alba (64-108). In attesa di conferme più significative, è il segnale che serviva

Niente decima sconfitta in fila, niente ultimo posto e stavolta è la Virtus a prendersi una serata di solo godimento. A Berlino i bianconeri rialzano la testa con una prova fin troppo scintillante per essere vera fino in fondo. Quasi il 90% da due punti, sbagliando appena due tiri, il 47% da tre, gloria per tutti o quasi e distacco che a un certo punto supera quota cinquanta. Chiaro che dietro all’esplosione bianconera ci sia tanto dell’Alba Berlino, che a detta del suo stesso coach, lo sconsolato spagnolo Calles, non ha giocato a basket. Demeriti altrui a parte, i bianconeri però ci mettono il meglio di quello che hanno, spinti dal gladiatorio Pajola che dà l’esempio, e poi dai canestri di Clyburn, Polonara e Shnegelia, che in quest’ordine dilagano già nel primo tempo da 62 punti segnati e l’avversaria doppiata. Insomma cambiate le facce cambia il destino, l’Alba dà una grossa mano sì, ma i tedeschi avevano pur sempre vinto due gare nelle ultime otto, la Virtus ne aveva perse nove in fila, e anche all’andata era stata battuta dalla velocità di Spagnolo, Procida e compagni, nella gara che aveva spinto coach Banchi alle dimissioni. Dunque non c’era nulla di meglio da prendersi nella trasferta berlinese, dove quasi tutti hanno trovato spazio e gloria, dentro minutaggi controllati in vista del match fondamentale contro Reggio Emilia di lunedì all’arena. Nonostante questo coach Ivanovic lascia ai margini Zizic e Holiday fino all’ultimo quarto, quando poi il centro croato sfrutta le chance e si costruisce un buon tabellino, al contrario dell’americano, che riesce nell’impresa di perdere 4 palloni contro una difesa ormai inconsistente. Per stavolta solo una sfumatura che non può minimamente incidere sulla sostanza di una Virtus che il segnale prova a darselo, dopo il collasso a Belgrado e la striscia negativa che sembrava senza fine. In attesa di prove molto più significative di questa.

© Riproduzione riservata

CONDIVIDI

Cerca nel sito