Trovati dai Vigili del Fuoco al piano -6 della Centrale di Bargi, i dati contenuti risultano ancora leggibili
BOLOGNA – I dati dei 5 dispositivi recuperati dal lago di Suviana lo scorso 17 giugno sono ancora leggibili ed è stato possibile quindi possibile estrarne i contenuti, dopo che i sommozzatori dei vigili del fuoco si sono immersi fino al piano -6, per prelevarli dagli armadi in cui erano situati, su disposizione della Procura di Bologna, nell’ambito della consulenza tecnica sulla strage alla centrale di Enel Green Power a Bargi, in cui il 9 aprile 2024 sono morti sette lavoratori e sei sono rimasti feriti. Si stanno facendo le copie forensi e il materiale sarà a disposizione dei consulenti tecnici incaricati di ricostruire le cause del disastro. In ogni caso si tratta di una buona notizia per l’accertamento: c’erano infatti dubbi sul fatto che i dispositivi avessero conservato il contenuto integro dopo oltre un anno nell’acqua. Non è escluso tra l’altro che in seguito si debba procedere al recupero di altro materiale sommerso, andando ancora più in profondità: un altro componente elettronico è stato individuato al piano -9 ma lì per accedere sarà necessario attendere lo svuotamento dei piani ancora sott’acqua. Al momento infatti sono stati liberati solo i piani dal -1 al -5. Il fascicolo dei pm Flavio Lazzarini e Michela Guidi è per disastro colposo, omicidio colposo sul lavoro plurimo e lesioni colpose sul lavoro e cinque sono gli indagati, tr cui tre rappresentanti di Enel Green Power, iscritti anche in vista di questi accertamenti tecnici irripetibili