Stipulato nel 2024, e rinnovato fino alla primavera del 2026, tra Policlinico Sant’Orsola di Bologna e Ospedale Maggiore di Parma
BOLOGNA – Sono le cardiochirurgie del Policlinico Sant’Orsola di Bologna e dell’Ospedale Maggiore di Parma ad aver intrecciato una stretta collaborazione per ridurre i tempi di attesa. Un accordo, stipulato nel 2024 e rinnovato fino alla primavera del 2026, che permette di favorire uno scambio di competenze tra i professionisti con un ampliamento dell’offerta cardiochirurgica garantendo inoltre una maggiore tempestività nelle cure.
I due ospedali di Bologna e di Parma sono gli unici ad ospitare servizi di cardiochirurgia pubblici sul territorio regionale. Ad essere operate già 53 persone, tra i pazienti selezionati su base volontaria quelli che presentano una patologia coronarica, della valvola aortica e mitralica.
Sicuramente un passo avanti nella riduzione delle liste di attesa, ma per cui mancano le giuste risorse a dispetto di quello che afferma il Ministro Orazio Schillaci. In risposta, infatti, l’Assessore regionale alle Politiche per la salute Massimo Fabi, non usa giri di parole: alla Regione “nell’ambito del finanziamento ordinario – che fino allo scorso anno era destinato all’abbattimento delle liste di attesa – spettavano 38 milioni non aggiuntivi e ne sono stati usati ben più di 50 milioni” per questo Fabi dichiara: “al Ministro diciamo servono risorse dedicate e aggiuntive”.