Laudani risponde ai cittadini che nei giorni scorsi hanno protestato contro l’affidamento alla John Hopkins
BOLOGNA – E’ il Giardino San Leonardo ad essere al centro delle polemiche. Protagonisti gli attivisti Cua, no Besta e No Passante contro l’Amministrazione comunale e la John Hopkins University. Al centro della discordia il progetto di riqualificazione del giardino su proposta dell’università americana e attualmente in fase di valutazione da parte dell’Amministrazione comunale. Il timore da parte degli attivisti è quello di una privatizzazione dell’area e dell’abbattimento di alcuni alberi. Tanto che si è arrivati a paragonare la vicenda a quella del Parco delle scuole Besta.
Un paio di giorni fa circa venti attivisti si erano addirittura introdotti nel cantiere che si trova nell’area privata dell’università per l’ampliamento degli spazi della caffetteria.
L’università ieri ha poi denunciato la scomparsa di alcuni oggetti destinati al bar e materiali per i laboratori degli studenti e sono, inoltre, apparse alcune scritte contro la Hopkins e l’Assessore all’Urbanistica. Ma Raffaele Laudani non si lascia intimidire e ci tiene a rassicurare la cittadinanza: è tutto in fase di valutazione ma il giardino resterà pubblico e nei prossimi giorni – dichiara – verrà presentato il progetto.