Le “assemblee precarie universitarie” hanno indetto, assieme alle sigle sindacali, una mobilitazione contro le politiche del Governo
BOLOGNA – “Contro tagli, guerra e precarietà”: il mondo dell’università si ferma. Anche a Bologna arriva al culmine il percorso di mobilitazione partito la scorsa estate che accomuna gli atenei italiani e che ha visto la formazione di assemblee precarie in molte città. Il precariato dell’università si è dato appuntamento davanti al Rettorato assieme alle sigle sindacali, per chiedere garanzie contrattuali, dire no all’impoverimento della didattica e alla competizione per i finanziamenti.
Dopo il presidio che ha aperto la giornata di protesta e prima del corteo cittadino previsto in chiusura è stata organizzata un’assemblea pubblica di ateneo chiesta da tempo dai precari dell’università al rettore dell’Alma Mater Giovanni Molari