La legale dei genitori del 16enne parla all’indomani della condanna a 11 anni e 6 mesi per il coetaneo che l’ha ucciso a coltellate. “Probabilmente la Procura farà ricorso”
BOLOGNA – “Sappiate che oggi in Italia la pena per un omicidio è di 10-11 anni. Omicidio, non tentato omicidio. Questo è un bell’insegnamento per i nostri figli. È una vergogna”. All’indomani della sentenza emessa al termine del processo per la morte del 16enne Fallou Sall, a far riflettere sono le dichiarazioni fatte da suo padre all’uscita dal Tribunale dei minori di Bologna. Pochi minuti prima il coetaneo di suo figlio che il 4 settembre dell’anno scorso lo ha ucciso a coltellate in via Piave durante una rissa era stato condannato a undici anni e sei mesi per omicidio volontario e anche per il porto abusivo del coltello utilizzato e le lesioni aggravate nei confronti di un 17enne bengalese amico di Fallou. In quest’ultimo caso caso il capo di imputazione era tentato omicidio, ma è stato derubricato. La richiesta della Procura era di 21 anni.
L’avvocato Pastore, che ha affiancato i genitori di Fallou in questi mesi, commenta quindi le parole di suo padre e riflette sul quanto successo e sul valore di questa condanna