Il sindacato interviene dopo l’aggressione ad un agente della Polizia in piazza dell’Unità e l’uomo fermato in via Marconi con due coltelli dalla Polizia locale e dall’Esercito. Chiedendo anche l’estensione capillare dell’utilizzo del taser
BOLOGNA – Lunedì mattina un agente della Polizia di Stato ferito nella mattinata di ieri durante un intervento di contrasto a un’attività di spaccio in pieno giorno in Piazza dell’Unità: per lui una prognosi di 3 giorni dopo che un 21enne tunisino, poi trovato in possesso di oltre 46 grammi di hashish e cocaina, gli si è scagliato addosso. L’indomani la Polizia locale e alcuni militari dell’Esercito in via Marconi, che hanno bloccato – anche con l’utilizzo dello spray urticante – un giovane straniero in stato di alterazione e piuttosto aggressivo con addosso due coltelli e della droga. Un intervento che secondo l’assessora comunale alla sicurezza Matilde Madrid “ha scongiurato un concreto rischio per la sicurezza delle persone”. Due episodi su cui è intervenuto il sindacato di polizia Siulp di Bologna, sottolineando nell’ultimo caso la necessità “che il taser venga assegnato a tutti gli operatori delle forze di polizia, locali e statali” e respingendo “ogni polemica sull’utilizzo del dispositivo che ad oggi rappresenta uno degli strumenti più validi per fermare violenti o soggetti aggressivi”, dice il segretario provinciale Pasquale Palma