La musica si ferma per qualche minuto, mentre le persone tossivano: distribuita l’acqua
BOLOGNA – Urla dei fan, un cerchio apertosi in mezzo alla folla, la musica stoppata e le luci accese. È questo lo scenario di ieri sera all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno durante il concerto dell’amatissima, soprattutto tra la Generazione Z, Anna Pepe.
Tutta colpa, ancora una volta, di uno spray al peperoncino spruzzato, sembrerebbe, per facilitare un tentativo di furto. Una scena purtroppo non inedita: l’8 dicembre ricorre l’anniversario della strage di Corinaldo, episodio simbolo di un problema che continua a ripetersi nei concerti e nelle discoteche. In quella notte del 2018, lo spray venne usato alla Lanterna Azzurra per rendere più facili scippi di collanine e portafogli. Il bilancio fu tragico: 59 feriti e 6 vittime, tra cui 5 ragazzi e un genitore. I responsabili furono condannati nel 2020, tra loro anche Andrea Cavallari, evaso mesi fa durante la proclamazione di laurea e poi arrestato in Spagna.
Quello successo durante il concerto di Anna, pur senza conseguenze gravi, ha comunque seminato agitazione tra i presenti, riportando l’attenzione sulla sicurezza nei grandi eventi frequentati dai più giovani.